Soddisfazione da parte di Roberto Vannacci dopo l’elezione alla Casa Bianca di Donald Trump. il commento e il “sogno” del Generale.
Il mondo intero ha atteso con ansia l’esito delle elezioni USA 2024 e dopo la vittoria di Donald Trump sono state parecchie le reazioni. L’ultima, anche piuttosto curiosa, è stata quella di Roberto Vannacci che dal Parlamento europeo ha rilasciato alcune interessanti reazioni in merito al successo del tycoon svelando un retroscena del passato e un piccolo sogno “segreto”.
Vannacci e il “sogno segreto” su Donald Trump
Intervenuto al Parlamento europeo a Bruxelles, ai microfoni dei giornalisti di TotalEuProduction, Vannacci ha detto la sua sulla vittoria di Donald Trump alle elezioni USA 2024. In particolare, il Generale ha espresso la propria soddisfazione motivando, appunto, il trionfo del tycoon rispetto alla rivale Kamala Harris.
“La democrazia è basata sul principio che i cittadini eleggono il proprio rappresentante”, ha esordito Vannacci. “Evidentemente l’alternativa (a Trump ndr) non era a livello. Le politiche usate negli ultimi quattro anni non sono state soddisfacenti. Il popolo americano ha premiato un leader che, per quanto controverso e criticato, li rappresenta e li rappresenterà per i prossimi quattro anni. Quello che ha promesso è importante: ha promesso che farà finire due guerre, quindi bellissima notizia; ha promesso che farà una politica economica protezionista […]; ha promesso più sicurezza e meno immigrazioni irregolari […]”.
Successivamente il Generale ha svelato un piccolo desiderio: “Incontrarlo di persona? Perché no, è un grande leader. Lo è già stato per quattro anni e lo sarà ora per altri quattro”.
Il retroscena in Iraq
“Le riporto una esperienza fatta sul campo di battaglia. Io ero in Iraq nel 2017-2018 durante l’amministrazione Trump e ricordo benissimo che lui stesso aveva emanato le direttive per ritirare le truppe dal Medio Oriente perché considerava quello sforzo, ormai, non andato a buon fine. Per cui anche la narrativa che alcuni commentatori hanno voluto diffondere sul fatto che Trump si fosse prodigato in attività belliche non riflette la realtà che io ho vissuto sul campo”.
Infine: “Chi dice che imprevedibile? In politica questo non significa che sia pericoloso”.